domenica 23 febbraio 2014

Monte Punta 1952 m - Dolomiti di Zoldo


























Accesso stradale a Costa di Fusine (BL). Da Longarone salire per la statale 251 della Val di Zoldo.  Dopo Forno di Zoldo e il bivio per il Passo Duran si arriva a Fusine dove, poco prima del centro in località Rutorbol, si svolta a destra (Via Iral ) e quindi subito a sinistra per Brusadaz. Dalla piazzetta del paese con la chiesa, a destra al piccolo borgo di Costa dove la strada termina. Possibilità di parcheggio nell'unico spiazzo di fronte ad una valletta con cascatella.

Itinerario   Da Costa, 1425 m, proseguendo in direzione Sud-Est sulla stradina fra le ultime case, si imbocca una strada militare (segnavia 492, Col de Salera - Monte Punta ). La mulattiera percorre un pendio di rado bosco , attraversa una valletta (qui passiamo sopra al deposito di una valanga), quindi prosegue in costa, con splendida veduta sulla valle coronata da Civetta, Moiazza e oltre il passo Duran il gruppo San Sebastiano - Tamer. Si incontra un capitello quindi un antico tabià o fienile del XVI secolo,  il Mas de Sabe ,1464 m.  









A destra il tratto panoramico 
sul sentiero 492. Sotto: presso il Mas de Sabe con sullo sfondo il Civetta


  

A destra:
 il percorso 
 si fa insidioso


   L'ambiente e il panorama in questo prima parte è a dir poco strabiliante. Si risale per un breve tratto per poi inoltrarsi nel bosco e tagliarne il pendio che si fa più ripido e a tratti esposto.
  Non molto consigliabile con le attuali condizioni di eccezionale innevamento, che rendono insidiosi gli attraversamenti delle ripide vallette. Nonostante sia presente una traccia decidiamo di retrocedere.



    Dal parcheggio tornare indietro per circa 200 metri e prendere sulla destra una stradina che sale in direzione Nord, cartello con indicazione Monte Punta, percorso postazioni, e cartello con indicazione Malga Cavedin, segnavia 497. Si segue la strada con diversi tornanti, lo sguardo che spazia dal Pelmo al Civetta e in basso ai borghi imbiancati di Coi, Brusadàz, Costa. 

  







  Si giunge in circa un'ora sullo slargo boschivo del Passo Tamài 1715 m, da dove ci appare il Gruppo del Bosconero.  Qui si può pervenire sempre per stradina segnavia 497 in ore 1:30 da Zoppè di Cadore, località Pian del Fòr, 1329 m. 
   Dal passo con direzione Sud-Est nel bosco, in piano o con brevi saliscendi, a La Forzèla, 1723 m (segnavia 499, circa 30 minuti).
Da qui in un altra mezz'ora si supera la dorsale con un tratto piu' ripido fino alla cima del Monte Punta 1952 m o Pònta. Panorama eccezionale su Sfornoi e Bosconero, Mezzodì e Pramper, San Sebastiano e Tamèr, Civetta e Moiazza e a due passi sua maestà il Pelmo. 
Itinerario invernale molto consigliabile in quasi tutte le condizioni, al contrario del sentiero 492. La discesa avviene per l'itinerario di salita. Noi tronchiamo la salita al passo, per questioni di orari e ....di birra.
     Dislivello: 600 m   Tempi di percorrenza: ore 3:30- 4:00  Difficoltà: EAI  
     Cartografia: Tabacco foglio 025 - Dolomiti di Zoldo scala 1:25000

(Domenica 23 febbraio 2014) La traccia GPS del nostro percorso (Disl.: 517 m, Lunghezza: 7,5 km)


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 L'escursione estiva (ad anello).



   

sabato 15 febbraio 2014

Montagna Nuova 1325 m - Val Biancoia - Altopiano dei Sette Comuni

     Percorso ad anello, notturno invernale (ciaspole), con luna piena (da calendario). 
La serata si è presentata con copertura 100% di nubi basse, temperature elevate, neve pesante, vento in quota e scarsissima visibilità. Il tracciato di salita nel bosco, privo di segnavia, necessita di ricognizione preventiva diurna. I percorsi aperti in alto hanno scarsi punti di riferimento in caso di poca visibilità, almeno fino al sentiero di discesa nel bosco.

La calotta nevosa di Montagna Nuova 1325 m, dai pressi di Malga Montagna Nuova di Dietro. A destra, oltre la Val Lunga, Malga Montagna Nuova Davanti (foto diurna).


Accesso stradale   Da Asiago, sulla provinciale SP 72 per Conco, oltrepassato il bivio per Lusiana, in località Bocchetta Galgi svoltare a sinistra per Val Lastaro, Val Biancoia (indicazioni sciovie). Parcheggio presso gli impianti sciistici. 
  Ci si può naturalmente arrivare da Bassano del Grappa per Pradipaldo, Tortima, Fontanelle o da Marostica per Crosara, Gomarolo, Fontanelle.



Itinerario   Alla sinistra (per chi sale) della valle si dirama una strada a fondo naturale aperta al traffico che porta presso Colle Termine Rotto. Circa 400 m dal suo inizio, a sinistra, dopo l'ingresso di una cava dismessa, quota 1092 m, una stradina si addentra nel bosco di faggi. L'inizio si può raggiungere dal parcheggio, percorrendo in diagonale il pendio di fronte agli impianti, per giungere sulla strada pressapoco di fronte allo skilift Mini Biancoia.


                             
Nei pressi della cima






(foto 2) 
(foto 1)
  Dopo poche centinaia di metri la stradina si biforca. Il ramo destro segue il fondo di una valletta, coincidendo con il tracciato segnato sulle carte.     Noi procediamo a sinistra, tenendo la valletta sulla destra e allontanandocene  gradatamente. Si procede su una, quasi sempre evidente, carrareccia (al servizio delle attività boschive?) con qualche svolta (foto1). In un tratto circa a metà percorso pare interrotta dagli alberi, ma si riprende poco a monte. A circa due terzi del percorso , per raggiungere la strada a monte di accesso alle malghe, incontriamo un bivio a sinistra che lasciamo per salire un tratto un pò più ripido con due o tre svolte e uscire (foto 2) di fronte ad una strada, che si diparte in direzione Nord da quella principale, con segnale di divieto e ove transita il sentiero 871 Puffele. 
   La seguiamo fino a che poco dopo esce dal bosco e, prima che inizi a scendere, saliamo a sinistra un pendio aperto che porta sulla dorsale di Montagna Nuova, svoltando quindi a destra e toccando il punto più alto a 1325 m.
  Continuando a vista sul colmo del panettone verso Nord, svoltando a sinistra (Ovest) e perdendo quota progressivamente fino ad incontrare il tracciato di una strada, quindi risalendo leggermente, si giunge a Malga Montagna Nuova di Dietro a quota 1309 m.
Per la strada di servizio prima in direzione Sud-Est, quindi curvando in direzione Sud in corrispondenza della Vallunga, e in leggera discesa, si perviene a Malga Montagna Nuova Davanti, 1270 m. (Il tratto descritto in corsivo è stato omesso per quasi nulla visibilità. Scendendo direttamente a fiuto a Malga Nuova Davanti. L'uscita dal bosco sulla strada, in salita, è avvenuta qualche decina di metri più a destra, Est, rispetto al percorso corretto della descrizione, causa la fitta nebbia).





Le malghe Montagna Nuova Davanti e di Dietro
   Dalla Malga si può scendere seguendo la strada (con neve alta poco visibile), o più comodamente tagliando il pendio in direzione Sud-Sud-Ovest, mirando ad una costruzione di servizio (Enel, acquedotto?) presso la quale si intercetta una carrareccia che scende nel bosco con pendenza moderata, che si segue senza incertezza (segnavia bianco-rosso senza numerazione). Transitando, in vista della strada di Val Biancoia, sotto una linea di Alta Tensione, e procedendo sulla destra si incontra Casara Girardi da cui si può uscire sulla strada a quota 1058 m. Più convenientemente, per raggiungere l'auto, si può tagliare verso Sud  uscendo direttamente sulla strada di Val Biancoia e per questa al parcheggio.



Dislivello: 250 m. Tempi di percorrenza: ore 2:30                            Lunghezza: 6 km circa.
Cartografia: Sezioni Vicentine del Cai - Altopiano di Sette Comuni  scala 1:25000, foglio Sud
(Sabato 15 febbraio 2014).


  
  Guarda l' album completo.

Consiglio: clicca in alto a sinistra su:
                                                     

domenica 9 febbraio 2014

Corno d'Aquiglio 1545 m - Monti Lessini





















Accesso stradale   Per l'autostrada A4, all'uscita Verona Est, si prosegue per Val Pantena, Grezzana, Erbezzo, fino a Passo Fittanze, 1393 m.

   Oggi al passo la strada non è ancora sgombra dalla neve, non molta in verità, della notte scorsa e i parcheggi lato strada non sono ancora liberati dalle più abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Sono le nove: forse siamo arrivati troppo presto. In aggiunta tutto è avvolto nella nebbia con visibilità di pochi metri. Dobbiamo mettere in atto una variante. 

   Dal passo scendiamo sul versante opposto verso Sega di Ala, per strada incontriamo il mezzo spartineve che sta pulendo la carreggiata in direzione di Passo Fittanze.
Parcheggio, appena sgombrato, presso l'Albergo Alpino Sega in località Sega di Ala (Trento), 1224 m.

Itinerario   Dall'Albergo Alpino prendiamo un tatto di strada a sud del parcheggio e procediamo in lieve salita in direzione Sud-Est fino a salire verso destra una dorsale e raggiungere due costruzioni di pertinenza di Malga Pietà.
A sinistra in alto Malga Pietà
Da qui con qualche sali-scendi in direzione Sud e quindi
Sud-Ovest si segue il filo di una cresta che accosta infine una strada, proveniente dai pressi del Rifugio Monti Lessini della Sega, 1230 m. Si passa a questo punto sulla strada, affiancata da una linea dell'Alta Tensione, e si giunge alla testata del Val della Liana (passo Pealda). 
A sinistra il M. Cornetto con l'inconfondibile ripetitore Telecom, 1545 m, di fronte a sinistra il Corno Mozzo e a destra più distante il Corno d'Aquiglio. Nel mezzo la Valle della Liana. Non facciamo caso alla strada che passa a Nord del dosso alla nostra destra (Ovest) e seguendo i due ciaspolatori più mattinieri di noi lo affrontiamo sulla costa sud, un pò ripida, per presto abbandonarla e seguire sulla massima pendenza il pendìo Est un pò faticosamente fino alla sommità del colle e raggiungere la Malga Preta di Sopra 1527 m.
Verso Malga Preta di  Sopra
Qui si apre alla vista la bella conca di Malga Fanta e si raggiunge la strada presso un bivio con cartelli di segnavia.
   Si segue  il filo spinato della recinzione a filo neve che indica il percorso. 


















Si transita presso la Chiesetta degli speleologi e in lieve discesa fino ad un altro bivio presso la grotta del Ciabattino. 

Il gruppo del Monte Baldo
Da qui si sale in costa, sul versante Val della Liana, lo sperone che si protende verso Sud sulla sommità del Corno d'Aquiglio, 1554 m, fino alla croce di vetta. Panorama su S. Anna d'Alfedo, i contrafforti della Val d'Adige, il gruppo del Monte Baldo che pare una catena Himalayana, le Piccole Dolomiti.



Ingresso della Grotta del Ciabattino

          


Discesa seguendo il percorso di salita fino alla Grotta del Ciabattino (visita), quindi verso destra alla Spluga della Preta, non visitabile: una delle grotte più profonde al mondo in parte ancora inesplorata.

La Spluga della Preta ( film  L'abisso)




Da qui a malga Preta di sotto(?)-------  , quindi a Malga Preta di Sopra  sempre per l'itinerario di salita, fino a ripercorrere la strada e il tratto di cresta per Malga Pietà, che ci riporta al parcheggio.


La strada che porta alla Sega
(in alto un cippo di confine: foto sotto)





Il tratto di cresta che conduce a Malga Pietà

Dislivello complessivo 450 m circa. Lunghezza: 10 km circa. Tempi di percorrenza: 4 ore circa. Difficoltà: EAI  (facile).  Cartografia: Tabacco foglio 059 - Monti Lessini - Lessinia scala 1:25000 .  
(Domenica 9 febbraio 2014).   

Vedi l'escursione d'estate.