mercoledì 24 luglio 2013

RIFUGIO GRAN PLASTRO - CIMA GRAN PILASTRO (3510 m)

Primo giorno:  Dalla località Sasso in Val di Vizze al Rifugio Gran Pilastro. Si prende la strada per il passo di Vizze fino al  3° tornante a quota m1718. (Parcheggio lungo la strada).Dislivello 992 m, tempo di percorso ore 3.
Itinerario: si segue la mulattiera segna via n.1 che porta al torrente e sale a destra aggirando il costone di Sottomonte. Passate le ultime capanne alpestri (m.1847) si sale per il pendio sud ovest, per continuare la salita in lunga traversata verso est , per pascoli, poi per una ripida zona rocciosa.
 Attraversati i torrenti per ponte, si sale sul sentiero in serpentine lungo una rampa detritica, in parte erbosa, fino al rifugio Gran Pilastro (m.2710)


Secondo giorno:  Partenza rifugio Gran Pilastro (m.2710), dislivello 800m, salita ore 2.30.
Itinerario (alpinistico): dal rifugio si sale per una rampa rocciosa di una decina di metri circa con corda fissa, per proseguire su traccia di sentiero segnata (ometti) che sale lungo il costone sud ovest del monte  . Dalla selletta sotto la cima si segue la cresta terminale, innevata o rocciosa (secondo stagione), per raggiungere la cima Gran Pilastro (m.3510, Hockfeiler). Cima principale delle alpi  di Zillertal, con grandiosa veduta panoramica. (Sabato 27-Domenica 28 luglio)



























venerdì 19 luglio 2013

TREKKING DEL CRISTO PENSANTE

 


Caratteristiche: itinerario di interesse naturalistico, storico e panoramico che consente una completa esplorazione del monte Castellazzo nei pressi di Passo Rolle, contornato da aperti pascoli e con vista sulle Pale di San Martino e  sull’alta valle del Travignolo.
La baita Segantini si raggiunge con il Bus navetta, oppure a piedi partendo da Passo Rolle e transitando per la Capanna Cervino. (tempo da Passo Rolle alla Baita Segantini 1 ora circa). L’itinerario prende il via  presso la Baita Segantini (mt. 2170 ) dopo circa  cento metri in direzione della Val Venegiota. Dalla strada bianca, si prende sulla sinistra la stradina con la segnaletica “Castellazzo – trekking del Cristo pensante”, che poco dopo si trasforma in un comodo sentiero che procede in pianura e leggera discesa attraversando ampi pascoli e profondi canaloni, con visioni delle Pale di San Martino, la Val Venegia e la Marmolada.
Alla fine della discesa, sotto i ghiaioni parte est del Castellazzo, si prende il sentiero di destra che prosegue dopo un centinaio di metri di salita, di nuovo in pianura e dove si possono vedere nel sottostante avvallamento sulla destra le casematte, resti della Grande Guerra. Arrivati al termine del tratto in piano del sentiero, nella parte nord-est del Castellazzo, il sentiero diventa mulattiera ben definita con a tratti numerosi muri a secco. La salita si presenta abbastanza irta nei primi 200 metri per poi salire in  modo meno ripido e comunque con tanti tornantini. Finiti i tornanti la mulattiera diventa di nuovo sentiero e si inerpica in un lungo prato al termine del quale si arriva ad una selletta con una galleria e si incrocia il sentiero che sale lungo i ghiaioni, ora in disuso. Da qui si procede a destra passando davanti ad un rudere della guerra che segna la fine della salita. Da qui si può già intravvedere il Cristo pensante, che si raggiunge dopo circa 200 metri lasciando il sentierino in prossimità del tornante e prendendo a destra per circa 50 metri tra un camminamento della guerra.
Il sentiero appena lasciato, prosegue sulla sinistra sino a raggiungere la cima vera e propria dove è situata una  croce di legno costruita in ferro di corten, che con il tempo arrugginisce. La scelta del materiale è stata quella di fare una croce che abbia un grande riferimento agli oggetti della Grande Guerra rimasti sulla montagna e con il tempo arrugginiti, quali il filo spinato delle trincee, i pezzi di lamiera delle abitazioni precarie e gli oggetti di vita quotidiana dei soldati.
Si ritorna per la stessa strada e per chi non volesse ritornare di nuovo alla Baita Segantini, giunti in prossimità del secondo bivio, prendere per Capanna Cervino.
Difficoltà: E. Dislivello 300 m (circa).
Tempo andata e ritorno dalla baita Segantini: ore 2,45 da Passo Rolle ore 4,45
(Domenica 14 luglio)

 http://www.trekkingdelcristopensante.it/

sabato 6 luglio 2013

PICCO DI VALLANDRO 2839 m - Dolomiti di Braies



Accesso stradale. Dalla  Val Pusteria tra le località di Monguelfo e Villabassa si risale la Valle di Braies Vecchia  per circa 8 km fino alla località Ponticello 1491 m.  Da qui è possibile salire fino al Passo Prato  Piazza  1993 m,  dove sorge un  albergo e il rifugio Prato Piazza,   fino alle ore 9:30 (strada a pedaggio: 6 euro), dopodiché è disponibile un servizio di  bus navetta. Oggi la strada è chiusa per tutti. C’è la  Südtirol Dolomiti Superbike .


Geranio selvatico
Itinerario. Dal parcheggio (a pagamento) di Ponticello  si segue la strada per circa 500 metri e si prosegue per il sentiero 37, lasciando quasi subito a destra il sentiero 18, intersecando più volte la strada sulla destra orografica della valle (sinistra di chi sale). 
  Un po’ impegnativo per la pendenza, attraversato il bosco di larici, il sentiero nel suo ultimo tratto denominato “Auftrieb” segue la strada fino a Prato Piazza uno dei più belli altopiani dell'Alto Adige all'interno del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies (ore 1:30 da Ponticello).

   Dal Rifugio si prosegue  verso Est attraverso rado bosco, per sentiero numero 40, incontrando i ruderi di un fortificazione militare e svoltando quindi a sinistra in direzione Nord per superare su sentiero scalinato alcune balze rocciose e portarsi in cresta.













La Croda Rossa
   Alle nostre spalle il gruppo del Cristallo, a Sud-Ovest l’imponente Croda Rossa, e in lontananza la Croda del Becco (Ovest),  ai nostri piedi la verdeggiante conca di Prato Piazza, dalla cresta la vista si spinge verso Sud-Est alle Tre Cime di Lavaredo.
Il gruppo del Cristallo




       



Sass de Putia, Sella di Senes,  Croda del Becco






   Arrivati  ad un’anticima in vista della croce di vetta occorre scendere ad una forcella e quindi per tratto un po’ esposto (corda metallica) si risale fino ai 2839 m del Picco di Vallandoro (Durrenstein). Ore 2:30. Panorama sulle Alpi Pusteresi a Nord, Dolomiti di Sesto a Est.



   Ridiscesi per la via di salita a Prato Piazza, raggiungiamo Ponticello seguendo prima il sentiero n. 3 che porta per bei pascoli a Malga Stolla 1950 m  e quindi il sentiero 18 che costeggia il Rio di Stolla  e ne percorre la valle   per uscire sulla strada dell’andata al terzo tornante, e per questa al parcheggio. (Ore 2:45-3:00 dalla vetta). 
   Dislivello complessivo: 1450 m. Ore 6:30-7:00  complessive. Difficoltà:  E, EE per la cima. Cartografia: Tabacco foglio 031 - Dolomiti di Braies - Marebbe 
scala 1:25000. (Sabato 6 luglio).

Iberidella alpina (Pritzelago alpina)









<Petrocallide dei Pirenei (Petrocallis Pyrenaica)

Presso Malga Stolla