mercoledì 19 giugno 2013

RIF. TONINI da Passo del Redebùs - Lagorai





Dal Passo del Redebùs 1453 m, si scende verso Sud-Est (Palù del Fersina) per qualche decina di metri, per prendere sulla sinistra la strada forestale inizialmente asfaltata (sentiero 14-E5) che aggira il M. Crossone 1859 m. Si trascurano due diramazioni a sinistra fino ad incontrare presso uno slargo il sentiero 462 proveniente dalla Val dei Mòcheni, che sale ripidamente nel bosco, attraversa un canale spazzato da una slavina ed esce infine allo scoperto fra macchie di rododendri fino a raggiungere il passo Polpèn 1938 m, valico fra il M. Lamperperch e l’Uomo Vecchio. Qui il sentiero 462 continua in direzione Nord fino a Malga Stramaiolo. Si segue la dorsale a Est che fra bassa vegetazione porta alla quota 2233 del’Uomo Vecchio e sale quindi la cresta, ora più rocciosa, fino alla cima principale del M. Rujoch 2415 m (croce e libro di vetta). Si scende per l’opposto versante fino ad una sella, e si risale alla quota 2432 m denominata Schliwerlai Spitz con una croce in legno. Si segue sempre per traccia evidente (un tratto di mulattiera militare) lo sperone Nord Ovest che fra massi scende ad intercettare il sentiero n° 340 (variante Alpina del sentiero E5) che conduce attraversando un tratto di rado bosco ai prati dell’ex Malga Spruggio Alta, ora Rifugio Giovanni Tonini 1902 m. Dal Rifugio si scende per il sentiero 443 che costeggia la testata della Val Spruggio fino al passo Campivel 1831 m. Si prede quindi il sentiero che scende  a  sinistra e porta a Malga Stramaiolo Alta 1737 m e quindi a Malga Pontara  1629 m. Per sentiero 13 ed E5 al Passo del Redebùs. Dislivello 1100 m. Ore 6:30. Cartografia: Kompass 1:25000 foglio 621. (Domenica 23 giugno).

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Dalla Val Moena alla Val Forame - Lagorai

Da Molina di Fiemme, sulla strada di fondovalle che corre a fianco del torrente Avisio, in direzione Est, al bivio per la vicina località Cascata (849 m) a valle dell'abitato di Cavalese.
Da qui (parcheggio e percorso pedonale per la visita alla cascata) parte sulla destra la strada della Val Moena, a fondo naturale, che in 11 km porta alla Malga Nuova di Val Moena 1744 m. La strada è chiusa al traffico poco oltre località Tabià (1089 m ). Parcheggio prima del ponte Crosette (1140 m).
Noi la troviamo sbarrata fin dall'inizio per lavori;  infatti stanno preparando il fondo per l'asfaltatura (?), e partiamo a piedi da quota 849 m. Più tardi, vedendo numerose auto, scopriamo che il parcheggio è raggiungibile da un'altra strada proveniente da Masi di Cavalese per il villaggio di Salanzada, che sbocca a quota 1107 m sulla strada della Val Moena (bastava guardare meglio la cartina!).

Auto parcheggiate presso Malga Caòre
Comunque le numerose auto continuano a impolverarci ben oltre il parcheggio. Scopriremo poi che i residenti (di.. Cavalese? ..un'auto porta la sigla PL ..Polonia?) possono proseguire a piacimento fino a Malga Caore 1706 m e anche oltre (due auto presso un baito in riva al torrente).
Gli unici frequentatori della montagna, oggi, siamo noi. Gli altri, automuniti: frequentatori di baite, barbecues, sedie a sdraio. Oramai è fatta! 
Procediamo (segnavia 317) oltre ponte
Crosette su una carrareccia nel bosco, per riprendere la strada più avanti e abbandonarla traversando il torrente a quota 1445 m e proseguire sul bel sentiero in costa sul Pontaion fra altissimi abeti.
Si riesce sulla strada nei pressi di una sorgente (bivio a destra, segnavia 317 B). La forestale raggiunge Malga Caòre 1706 m (numerose auto parcheggiate),
quindi spiana, mentre si apre davanti a noi, magnifica, la Val Moena con la Malga Nuova

Pulsatilla alpina








(1744 m). Si procede in riva al torrente fra prati di genziane e anemoni gialli. 

La forcella di Val Moena, con la cima delle Stellune ancora in parte innevata, chiude la testata della valle. A destra il Cimòn di Val Moena e la Cima di Busa Grana, a sinistra il Cimòn del Tò della Trappola (sentiero per "La Salera"). La malga è ancora chiusa. Il bivacco Malga Nuova di Val Moena," sempre aperto con focolare e sei posti letto", dice la guida. Delusione. Nessun materasso e una sola coperta lercia. Desolazione. 



Il Cimòn di Val Moena con il Bivacco in basso a sinistra



 Ci sono soldi per asfaltare la strada, ma niente che riguardi gli alpinisti-escursionisti. Dopo i già quasi 1000 metri di dislivello, rinunciamo a proseguire per Baito della Strenta, Stalla Vecchia e Forcella del Capitello 2253 m,  per scendere in Val Forame (l'eventuale salita al Cimòn di Val Moena sarebbe ancor di più una pia illusione).
La Costa di Mezzo con la Val Moena e Cavalese


Torniamo sui nostri passi fino alla sorgente
del Pontaion e prendiamo il sentiero 317 B che  aggira il versante Nord del Cimòn di Val Moena. La traccia procede in costa in leggera salita e traversa quel che rimane di un tratto di bosco probabilmente spazzato via da una slavina.
Valica la Costa di Mezzo a quota 1750 m per scendere in Val Forame sulla forestale, nei pressi della Casera alle Capre 1610 m.
 
Genziana di Koch



Rododendro (Rhododendron ferrugineum)









 La strada, attraversato il Rivo del Forame (cascata), costeggia il torrente fino al Ponte Brustolaie 1220 m, quindi giunge al Ponte Crosette 1140 m da dove si prosegue sull'itinerario dell'andata fino al parcheggio. Dislivello in salita 1000 m. Sviluppo 23 km circa. Ore 6.
Cartografia: Kompass scala 1:25000 foglio 626. (Domenica 16 giugno).

Una curiosa immagine sul sentiero 317 B




Rivo del Forame